Il massaggio sportivo è un particolare tipo di trattamento che genera, nei soggetti che lo ricevono, numerosi benefici che derivano, principalmente, dal verificarsi di due particolari presupposti:
Da queste due azioni principali derivano poi una serie di altri benefici per i ciclisti tra i quali i più importanti sono:
Ho collaborato negli anni con atleti professionisti tra i quali la svizzera Jolanda Neff, campionessa mondiale, europea e vincitrice della coppa del mondo di mtb nella specialità cross country ed ho imparato a capire quali siano le principali valutazioni ed i più importanti parametri da tenere in considerazione sia per atleti di altissimo livello ma anche e soprattutto per atleti amatoriali che magari si sono affacciati da poco tempo al ciclismo o al mondo delle granfondo e che solitamente sono gli atleti più trattati negli studi dei massaggiatori.
Il primo aspetto importante da valutare attentamente è sempre quello relativo alle specifiche caratteristiche di ogni singolo atleta da trattare.
Bisogna, infatti, capire da subito quale possa essere il feedback dell’organismo di ogni individuo in seguito ad uno stimolo trasferito attraverso l’esecuzione di un trattamento.
Il lavoro va poi ulteriormente differenziato a seconda degli obiettivi che ci si prefigge di raggiungere attraverso l’esecuzione di un singolo trattamento oppure, come consiglio ai miei atleti, di un ciclo di trattamenti che possano permettere un raggiungimento ed un successivo mantenimento dei benefici ottenuti tramite il massaggio sportivo.
Il lavoro che si svolge sugli atleti è differente a seconda della tipologia di competizioni che andranno ad affrontare.
I massaggiatori che hanno frequentato un corso massaggio sportivo riconosciuto sanno benissimo che rispetto al massaggio post-gara, il massaggio defaticante, è caratterizzato dall’applicazione di manovre più lente ed inoltre la sua azione deve essere diretta più in profondità; le tecniche più utilizzate sono lo sfioramento profondo, le frizioni statiche e dinamiche, gli impastamenti profondi, gli scuotimenti, lo svuotamento venoso e le pressioni profonde localizzate o con scivolamento longitudinalmente alle fibre muscolari.
Un massaggio rivolto a decongestionare e decontratturare i tessuti o a rielasticizzare eventuali fibrosità o aderenze facilita la rimozione delle scorie metaboliche prodotte dal lavoro muscolare permettendo un più rapido recupero e una più facile e veloce ripresa degli allenamenti successivi.
Attività sportive come il ciclismo richiedono lo smaltimento della fatica generata da allenamenti prolungati, da lavori molto intensi oppure da una postura in sella obbligata e mantenuta a lungo sottoponendo a stress continui sempre le medesime strutture, con conseguente insorgenza di sindromi dolorose come lombalgia, cervicalgia, sindrome del piriforme o tendiniti.
Gli atleti che praticano tale disciplina dovrebbero sottoporsi al massaggio, alle mobilizzazioni articolari e allo stretching dopo ogni singola seduta di allenamento e prima delle competizioni più importanti a scopo preventivo e non solo curativo.
La ripetitività del gesto protratta nel tempo comporta una continua sollecitazione delle strutture sottoposte al carico e/o allo sforzo e, a lungo andare, queste possono degenerare mettendo a rischio le articolazioni, le strutture tendinee, quelle capsulolegamentose o il muscolo stesso.