In questo articolo cercherò, facendo tesoro della mia esperienza oramai quasi ventennale da massoterapista, di darvi dei consigli per capire, qualora avete pensato di intraprendere la carriera del massaggiatore, se questa professione fa per voi. Vi suggerirò come riconoscere e scegliere un percorso formativo qualificante che vi dia le competenze per poter subito operare sul mercato senza indugi e insicurezze e, infine, vi illustrerò quali sono le prospettive lavorative in questo ambito di benessere e salute corporea.
Quando ho iniziato a praticare l’arte del massaggio mi sono posto una serie di domande per determinare il livello di motivazione e possibilità di successo che mi hanno poi indotto, senza alcuna perplessità, a sposare la professione di massoterapista. Invito anche voi a riflettere sulle caratteristiche indispensabili che deve avere a mio avviso un massaggiatore e, se queste vi riguardano, siate sinceri con voi stessi e avrete così attitudine a questa professione. Prima tra tutte è l’empatia per i dolori altrui, trasmettere serenità, accoglienza, fiducia al cliente/paziente.
Fondamentale sono altre caratteristiche tra cui:
Se facendovi un obiettivo esame di coscienza avete gran parte delle caratteristiche menzionate, allora è pensabile la possibilità di perseguire un percorso formativo al fine di abilitarsi all’arte del massaggio e intraprendere questo nuovo ruolo sociale.
Ad oggi in Italia ci sono tante scuole di formazione per la qualifica di massaggiatore, alcune di buona qualità altre meno.
Tra le migliori scuole vorrei citare AIM (Accademia Italiana Massaggio), presente in diverse città italiane che offre corsi massaggio riconosciuti in Italia e all’Estero.
Di fatto, invito ad esaminare non solo la scuola di massaggio più vicina alla propria abitazione, la compatibilità tra giorni di frequenza e impegni quotidiani (di solito quasi tutte le scuole di formazione svolgono la didattica durante i fine settimana) e i messaggi pubblicitari allettanti che molte scuole utilizzano tramite mezzi informatici (social, internet, facebook, ecc.), ma il fattore sia quantitativo e soprattutto qualitativo.
Ma allora, potreste chiedervi, in che modo posso verificare ciò?
Innanzitutto, vi consiglio, dopo aver effettuato ricerche su quali scuole vi hanno attratto o dopo aver chiesto ad altri massaggiatore professionisti, se li conoscete, quale formazione hanno frequentato e come si sono trovati, di prendere contatti con le segreterie didattiche e chiedere i contenuti della formazione in oggetto: programmi, piano degli studi, monte ore didattiche, curriculum docenti. Inoltre, chiedere di poter colloquiare in sede con un responsabile didattico e, se concessa, la partecipazione gratuita ad una lezione teorico e pratica per verificare la qualità della formazione, dei docenti, degli ambienti e il clima che si respira durante una lezione tra insegnante/alunni e tra gli stessi. Cercate di capire la “personalità” della scuola e chiedete tutto quello che vi viene in mente quando incontrate docenti e studenti.
Del mio oramai trascorso periodo di formazione in massoterapia, ho conservato ottimi ricordi in quanto, come accade spesso in altre scuole, ho fatto nuove amicizie che tutt’ora conservo sia da un punto di vista amichevole sia di collaborazione professionale con i miei colleghi.
Ho imparato non solo tecniche manuali ma approfondito la conoscenza scientifica riguardo l’anatomia, la fisiologia, la psicologia, le tecniche di comunicazione, l’igiene, l’etica applicata, la storia e le normative in materia grazie alle quali mi hanno permesso di diventare un professionista competente e sempre motivato ad aggiornamenti e perfezionamenti in terapia associate al fine di garantire a tutte le persone che si rivolgono a me, vuoi spontaneamente o indirizzate come spesso accade dal medico curante, un servizio efficiente e qualitativo.
Dopo la formazione e quindi dopo aver acquisito le conoscenze teoriche, tecnico-manuali e comunicative, il passo successivo è quello di iniziare a cercare occupazione in vari ambiti.
Per diventare un vero professionista dovrete cercare di creare una rete di contatti con aziende e società che si occupano di erogare servizi di massaggi, esattamente come quando si entra nell’industria dei telefoni o della musica. Il mio primo consiglio è quello di entrare a far parte di un’associazione di categoria di professionisti del massaggio per verificare come i contatti, le informazioni, gli aggiornamenti, la tutela legale, l’assicurazione professionale e l’appartenenza alla comunità vi potranno aiutare nella carriera. Dopo di che, come ho fatto io, il secondo passo è quello o di aprire una partita Iva ed avere una identità professionale in qualità di lavoratore autonomo, o creare una società per erogare servizi di massaggio domiciliare o nel proprio centro/studio, oppure se non ritenete di non avere uno spirito manageriale, cercate lavoro come collaboratori presso palestre, centri olistici, centri benessere, studi medici e fisioterapici se siete esperti di massaggi terapeutici, hotel, villaggi turistici, centri termali, ecc.
Credetemi, se avete investito le vostre risorse in tempo e denaro nel diventare massaggiatori qualificati e certificati, le persone cominceranno a cercarvi e richiedere i vostri servizi non solo dai mezzi di informazione oramai in uso, ma soprattutto da una rete comunicativa che si chiama “il passa parola” per la quale io sono fautore, testimone e divulgatore.
Funziona a patto che si lavori con professionalità, passione e amore. Venire a conoscenza dei vostri servizi e della vostra persona tramite la comunicazione veicolata da un cliente ad un altro è una bella soddisfazione che non ha a che vedere rispetto il cercare tra gli annunci e pubblicità un massaggiatore esperto.
Il mio successo in qualità di massoterapista è misurato anche da quando sono diventato consulente, docente/formatore, spesso chiamato ad insegnare nelle università e nelle varie scuole di massaggio, nei seminari durante i weekend, articolista esperto di salute per riviste del settore.
In Conclusione
Se deciderete di intraprendere la carriera del massaggiatore non mi resta che augurarvi buona fortuna. Ricordatevi di entrare lentamente a contatto con i vostri clienti sia per quanto riguarda le manovre di massaggio adattate alle loro esigenze, sia per capire quali sono i loro bisogni per soddisfarli con la vostra capacità di ascolto.
Se riuscirete a sviluppare con il tempo ciò, la vostra vita stessa e quella degli altri cambierà e crescerete. Il dono più prezioso che riceverete dal vostro lavoro vi giungerà quando metterete a disposizione degli altri le vostre doti e le capacità acquisite.