Non tutti i massaggiatori sono uguali… e non si tratta solo del tocco individuale oppure dell’empatia!
Nella scelta di un operatore per il massaggio anticellulite, è importante valutare quale tecnica viene adottata per sconfiggere gli inestetismi e riattivare il sistema linfatico, dato che non tutte le manipolazioni sono simili, e un massaggiatore anticellulite esperto può esercitare il suo trattamento in modi differenziati.
Le tecniche di massaggio anticellulite più diffuse
I massaggi per sconfiggere la cellulite, o quantomeno arginarne la comparsa e attenuarne gli inestetismi, non sono tutti uguali. Un massaggiatore anticellulite può seguire dei percorsi di formazione con corsi di massaggio specifici, che utilizzino o meno dei macchinari o delle tecniche innovative.
Dei massaggi anticellulite efficaci e presuppongono un massaggiatore esperto nelle azioni effettuate, che non sono specifiche solo per contrastare la cellulite ma nascono da tecniche di drenaggio e attivazione del sistema linfatico.
In effetti, non esiste un vero massaggio anticellulite, ma varie tipologie di manovre in grado di agire con azioni drenanti sul circolo linfatico, che hanno come obiettivo quello di migliorare l’aspetto della pelle a buccia d’arancia e ridurre la circonferenza adiposa.
Il massaggiatore anticellulite “classico”
Parte dalle tecniche di massaggio drenante ed esegue movimenti circolari, che agiscono sul sistema linfatico riattivandolo, sbloccando i punti in cui è presente una ritenzione che trattiene i liquidi e causa la comparsa dell’antiestetica cellulite.
La ritenzione è dovuta ad un ristagno delle scorie del sistema linfatico, che non vengono smaltite dato che i liquidi sono trattenuti tra le cellule di grasso. In tal modo purtroppo torneranno ai tessuti, per creare delle “sacche” di ritenzione e l’effetto a buccia d’arancia sulla pelle.
La circolazione bloccata a livello linfatico e sanguigno crea i presupposti per la cellulite, che può avere anche delle cause diverse, a livello di squilibri ormonali o danni al tessuto connettivo. Il massaggiatore anticellulite, in tal caso, deve anche saper valutare il tipo di cellulite per predisporre il trattamento più idoneo.
Se il ristagno dei liquidi arriva per uno stile alimentare scorretto e una vita sedentaria, a questo punto è bene prevenire con una serie di massaggi drenanti, che arrivi ad uno stadio più avanzato. Dalla cellulite edemadosa, al primo stadio, si può passare alla cellulite fibrosa con protuberanze e ristagno costante dei liquidi. Per evitare il terzo stadio, quello sclerotico in cui la pelle dura è densa di avvallamenti e dolore al tatto, il massaggiatore anticellulite deve predisporre dei massaggi linfodrenanti con una costante frequenza.
Il metodo dei massaggi linfodrenanti
Scegliere un massaggiatore anticellulite che utilizzi il drenaggio linfatico manuale, significa affidarsi ad un esperto del massaggio classico contro la comparsa della cellulite, che avrà seguito dei corsi di formazione per massaggiatori secondo il metodo messo a punto da Emil Vodder.
Si tratta di un medico che negli anni Trenta aveva teorizzato e sperimentato delle tecniche di riattivazione del sistema linfatico, al fine di eliminare dal corpo gli accumuli di impurità, causa della conseguente comparsa della cellulite e dei linfonodi ingrossati.
Il massaggio linfodrenante agevola l’eliminazione dei liquidi in eccesso, con un’azione che rimuove gonfiori o edemi del tessuto, agendo con movimenti circolari, a spirale, e leggeri.
In tal modo, lavorando in superficie, il massaggiatore anticellulite riattiva la circolazione linfatica nella zona in cui si esercita il lavoro di manovre con pressione delle dita, mani e pollici.
Agisce sui vasi linfatici con movimenti che portano la circolazione alle stazioni della linfa. Le manovre del massaggiatore agiscono verso inguine, ascelle e base del collo, in modo circolare e poi con impastamenti e pizzichi. La pelle dovrà così aprirsi, respirare ed eliminare le scorie e tossine in eccesso.
Il massaggiatore anticellulite con metodo connettivale
Questo tipo di manovre sono pensate per agire in profondità nella muscolatura, direttamente sul tessuto connettivo. Una forte pressione nel massaggio connettivale è in grado di allungare lo strato di tessuto connettivo, per agire sulle cellule grasse contenute al suo interno.
Sono queste cellule che rendono visibile la cellulite all’esterno e, per questo, il massaggio connettivale deve lavorare in modo da ridurre gli inestetismi.
Si comincia palpando e rilevando le zone dove sono forti le alterazioni e la ritenzione, per continuare con pressioni e trazioni del tessuto connettivale. Si parte dall’alto per arrivare in basso, utilizzando dita e polpastrelli per la digito-pressione, e continuando con mani aperte, gomiti e polsi. Si tratta di un lavoro che il massaggiatore anticellulite compie per rimodellare la cute, tentando di farla tornare allo stato originale e stimolando la circolazione linfatica e la produzione di collagene – quest’ultima azione serve a riempire i vuoti che sono alla base della “buccia d’arancia”.
Massaggi con pressoterapia anticellulite
Questa tecnica linfodrenante viene eseguita tramite dei dispositivi con gambali sugli arti inferiori, ed è stata ideata per combattere in modo specifico la ritenzione idrica e i problemi di circolazione, cause della comparsa di cellulite ed edemi.
L’apparecchiatura preposta alla pressoterapia è in grado di stimolare la circolazione linfatica e venosa, migliorandola in modo da contrastare tutti gli inestetismi che derivano dal suo malfunzionamento. La pressoterapia agisce tramite una pressione sui tessuti in modo da drenare i liquidi in eccesso e quelli racchiusi negli spazi interstiziali dei tessuti stessi.
Liberando le scorie e tossine presenti nelle cellule, la pressione agevola l’entrata del liquido nei vasi linfatici e sblocca le situazioni in cui non era più possibile tale ricambio. Il percorso naturale della linfa viene riattivato, tramite pressioni in sequenza: non contemporanee, ma che seguono i ritmi della circolazione stessa.
Il massaggiatore anticellulite che utilizza la pressoterapia, applica questi massaggi per dei cicli di trattamenti anche lunghi, che vanno effettuati almeno 2 volte a settimana, per ottenere i migliori risultati.
Altre tipologie di massaggi anticellulite
sono presenti anche manipolazioni con lipomassaggio, che utilizzano macchine in grado di riattivare la circolazione ed eliminare le cellule di grasso. Questi trattamenti come quello definito Endermologie, utilizzano spesso compressori e rulli per sciogliere i grassi, con conseguente perdita di centimetri. Sulle reali azioni a livello di drenaggio anticellulite, invece, ci sono dei dubbi riguardo queste tecnologie.
Alcuni centri massaggi, invece, si dotano di apparecchiature a raggi infrarossi, per un massaggio che sfrutta il calore delle onde elettromagnetiche per stimolare la circolazione sanguigna e lo smaltimento delle scorie. Non sempre questi apparecchi sono efficaci, specie quelli venduti per le azioni fai-da-te: per questo è sempre meglio rivolgersi ad un esperto del settore.
Un bravo massaggiatore attivo nel settore dei massaggi linfodrenanti o pressoterapia, deve essere competente in materia e non solo specialista nei massaggi orientali oppure olistici: la differenza è sostanziale, dato che un massaggiatore anticellulite sarà formato adeguatamente sulle tecniche di cui abbiamo parlato, e non solo su massaggi rilassanti o di riattivazione della circolazione.