Se il tuo obiettivo è specializzarti nell’ambito dei massaggi professionali, o seppure fosse solo quello di sapere come fare un massaggio ai piedi, in questo articolo-guida parliamo proprio delle più importanti tecniche di massaggio rilassante, terapeutico, sportivo e di riflessologia plantare, oggi uno dei trattamenti più richiesti e diffusi in Italia cui si rivolgono oltre dieci milioni di persone.
Seppure tendiamo a trascurare i piedi, non appena manipolati percepiamo subito un gran sollievo in tutto il corpo.
Vediamo allora come fare un massaggio ai piedi e come trasformare questa passione in una professione riconosciuta, in Italia e all’estero.
Chi vuole sapere come fare un massaggio ai piedi, oltre all’interesse professionale e al di là delle singole tecniche, potrebbe meditare l’idea di dedicarsi un automassaggio o di dispensare ad altri una piacevole e rilassante manipolazione, per passione o come seconda attività.
Ma perché il massaggio ai piedi dona così tanto piacere e sollievo a tutto il corpo? Cosa lo rende così desiderabile?
Tutto sta nel capire cosa si nasconde nei nostri piedi oltre ai 42 muscoli, 26 ossa, 33 articolazioni, 250.000 ghiandole sudoripare, 50 legamenti e tendini.
Ebbene, nelle piante dei nostri piedi ci sono anche ben 7200 terminazioni nervose (meridiani energetici) che spiegano il motivo per il quale massaggiandone la pianta entriamo in uno stato di benessere generale. E questo è anche il fulcro terapeutico della riflessologia plantare che vediamo a breve.
Il massaggio attiva il sistema nervoso che aumenta alcune sostanze chimiche del cervello (come le endorfine) responsabili della sensazione di benessere. Dare sollievo ai piedi attraverso un massaggio, quando esso abbia un fine rilassante, significa trasmettere questa sensazione a tutto il corpo.
Consideriamo poi che i piedi lavorano ore e ore, sia quando camminiamo sia quando stiamo fermi, in piedi, tutta la giornata e arriviamo a sera con le gambe gonfie e stanche.
Con i piedi ci alleniamo e pratichiamo sport, e anche loro possono andare incontro a infortuni, disturbi e patologie. Non a caso, sportivi e atleti utilizzano sempre più il massaggio per trattare l’indolenzimento muscolare da allenamento e per prevenire gli infortuni.
Infine il massaggio ai piedi – se fatto correttamente – apporta tantissimi benefici collaterali sempre più apprezzati perché:
Se vuoi sapere come fare un massaggio ai piedi, prima di tutto devi conoscere le varie tecniche di massaggio podale che puoi eseguire a seconda degli obiettivi e della tua formazione professionale:
Il massaggio ai piedi rilassante è quello più diffuso che possiamo concederci in casa, anche senza conoscerne le nozioni tecniche, ma con il solo obiettivo di rilassare corpo e mente.
Se però si vuol fare un massaggio rilassante ai piedi professionale, ci si deve misurare con le diverse tecniche manipolative di base e più avanzate, che possono apportare benefici concreti all’equilibrio psico-fisico globale:
Imparando tecniche più avanzate, poi, possiamo eseguire massaggi decontratturanti, dimagranti, anticellulite, anti-ipertensione.
Iniziamo con queste tecniche di base per prendere confidenza con il massaggio ai piedi.
Superfluo dire che sia chi esegue il massaggio sia l’ambiente in cui si pratica devono trasmettere energia positiva, calma e relax.
Le principali manovre di base del massaggio sono tre, ciascuna adatta per un massaggio specifico su specifiche parti del corpo, usando ora i polpastrelli delle dita distese e unite ora nocche e falangi del pugno chiuso per eseguire:
Guarda tutte le altre tecniche e manualità di massaggio.
Entriamo nel vivo e vediamo come fare un massaggio ai piedi con alcune tecniche di base.
Procediamo con una serie di punti in elenco per comprendere più semplicemente le varie fasi del massaggio.
Usiamo il massaggio terapeutico (massoterapia) per trattare disturbi e patologie a carico del piede.
In questo caso chi esegue questo massaggio deve essere uno specialista esperto e qualificato (es: un fisioterapista specializzato in massaggi terapeutici e/o sportivi), capace di eseguire anche massaggio connettivale e linfodrenaggi, massaggio miofasciale e altre tecniche di massaggio.
A titolo esemplificativo, il massaggio terapeutico si applica in casi come questi:
Prendiamo come esempio un classico massaggio terapeutico per decontrarre la muscolatura del piede dolorante perché colpito da tallonite o fascite plantare.
Entriamo in un ambito sportivo, e in particolare agonistico, con il massaggio rivolto a sportivi e atleti che subiscono grandi sollecitazioni a muscoli, tendini e articolazioni di piedi, caviglie e gambe.
Non a caso, ribadiamo, sportivi e atleti utilizzano sempre più il massaggio sportivo:
Chi voglia sapere come fare un massaggio ai piedi professionale incontrerà senza dubbio sulla propria strada questa affascinante tecnica della riflessologia plantare che ha origini antichissime e orientali (da attestazioni storiche risulta nata in Cina 5000 anni fa).
Ma le sue testimonianze sono rintracciabili in tante altre culture, dall’antico Egitto all’India, ai nativi Americani e altre civiltà preistoriche.
Secondo questa tecnica – che diventa scienza messa a punto dal Dottor Fitzgerard nel 1900, e ormai popolare e richiestissima anche in occidente – il piede è un’area riflessogena da cui partire per ristabilire l’equilibrio di tutto il corpo, una mappa in cui a ogni punto corrisponde un organo o apparato: le dita dei piedi corrispondono alla testa e al collo. Nell’area dei metatarsi inizia la zona del torace e dell’addome. La terza parte corrisponde, invece, alla zona pelvica.
Massaggiando con i pollici per fare pressione su questi punti del piede – dove si trovano le terminazioni nervose e dove sono riflessi specifici organi interni (nel piede destro quelli di destra e nel sinistro quelli corrispondenti), ghiandole, sistemi del corpo, ossa e colonna vertebrale – andiamo a rilassare tutto il corpo e ad agire su diversi disturbi e sintomatologie di tipo endocrino, neurologico, gastroenterico, ginecologico, osteoarticolare, tra i quali nel dettaglio:
Il massaggio di riflessologia plantare inizia sempre con una digitopressione sui punti degli organi del corpo per scoprire anomalie, dolori e fastidi.
Prosegue poi con una analisi della pianta del piede per comprenderne il “linguaggio”, perché infatti diversi segni particolari hanno tutti un loro preciso significato (la presenza di duroni o calli, pelle secca, conformazione delle dita, colore delle unghie, parti del piede più gonfie ecc.).
Il massaggio di riflessologia plantare si esegue attraverso diverse tecniche di sfioramento, digitopressione, movimenti basculanti del pollice, pressioni o con manovre che richiedono l’uso di particolari bastoncini. Non si usano creme né oli.
I movimenti rotatori che facciamo con i pollici possono essere in senso orario per aumentare l’energia oppure nel senso opposto, per diminuirla.
In sintesi tuttavia sono quattro le tecniche operative di base del massaggio di riflessologia plantare:
Prima di iniziare la seduta, e dopo l’osservazione della pianta del piede per individuare disarmonie e disturbi, si fanno eseguire al massaggiato degli esercizi di riscaldamento per i piedi.
Come avviene un massaggio di riflessione plantare?
Vediamo un esempio che potrà darti un’idea di massima di come funziona questa tecnica.
Iniziamo dalla preparazione e dal riscaldamento
Le due manualità principali con le quali eseguire il massaggio sono la stimolazione e la sedazione.
Attraverso la stimolazione stimoliamo la nervatura e le zone riflesse sottostanti con un movimento ripetitivo dell’ultima articolazione del pollice che preme sul punto obiettivo.
I punti obiettivo andranno evidenziati con diversi colori: rosso giallo blu verde e nero, per disegnare le varie zone da massaggiare.
A seconda dei punti, il movimento del pollice sarà più o meno veloce e profonda.
Con la sedazione lavoriamo in profondità con una pressione mirata a calmare, a differenza della stimolazione.
Questa manualità si esegue attraverso dei piccoli cerchi su ogni singola parte, massaggiando in senso circolare o strofinando in profondità.
Per imparare le tecniche di massaggio ai piedi più diffuse, ma soprattutto per lavorare in questo settore sempre più promettente, è consigliabile seguire un percorso di formazione che prepari alla professione di operatore massaggiatore benessere abilitato a eseguire massaggi benessere, non terapeutici curativi.
Sebbene, infatti, la figura del massaggiatore rientri tra le professioni non riconosciute (secondo la Legge n.4/2013 libere dall’obbligo di iscrizione all’albo di settore), ciò non toglie che sia necessaria la certificazione a garanzia della formazione richiesta nel settore dei massaggi.
A questo proposito, nel 2013 è stato stabilito un nuovo regolamento legale per la figura professionale dell’operatore del massaggio che ha dato un riconoscimento legale ai titoli rilasciati dalle scuole abilitate. Inoltre, alcune sentenze recenti hanno ribadito la necessità di conseguire titoli riconosciuti per eseguire massaggi in modo sicuro.
Per imparare come fare un massaggio ai piedi, ma più in generale massaggi professionali su tutto il corpo, si può intraprendere un percorso pratico e teorico sulle varie tipologie di massaggio: base, decontratturante, rilassante, rigenerazione energetica, riattivazione per la circolazione sanguigna e linfatica, studiando materie quali anatomia e fisiologia del sistema respiratorio e circolatorio, benefici e controindicazione del massaggio, uso delle mani e tecniche di base.
L’obiettivo del corso, oltre a quello di insegnare le tecniche del massaggio, è il conseguimento del diploma di qualifica e tesserino rilasciati dagli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI (e in alcuni casi dalle istituzioni pubbliche come il Ministero dell’Interno) affiliati alla scuola presso la quale si segue il corso e che permettono l’ingresso nel mondo del lavoro.
Come per il massaggio di base, anche per esercitare la tecnica della Riflessologia Plantare occorre frequentare un corso che prepari alla professione di Operatore in Riflessologia Plantare.
Un percorso che può completare figure come quelle di Fisioterapisti, Osteopati, laureati in Scienze motorie, Personal Trainer professionisti, Estetisti.
I corsi massaggio riconosciuti solitamente prevedono almeno 60-100 ore complessive di frequenza suddivise in parte pratica e teorica, e al superamento dell’esame finale il rilascio del Diploma di Operatore del Massaggio e Tesserino riconosciuto da Enti di Promozione sportiva.
Per diventare un massaggiatore esperto, e lavorare nel settore con serietà e continuità, la strada più solida è quella della formazione.
Da precisare che i corsi per lavorare come massaggiatore possono essere sia a lungo termine (frequentando scuole biennali o triennali di estetica o fisioterapia e poi corsi di specializzazione), sia a breve termine.
In entrambi i casi, AIM – Accademia Italiana Massaggi – organizza corsi di massaggio riconosciuti dal CONI validi sul territorio nazionale a fronte del rilascio del Diploma Nazionale:
con il rilascio di Diploma e Tesserino riconosciuto a livello nazionale da ASI (Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI) e dal Ministero dell’Interno, con validità biennale.
Il corso di 1° livello base qualifica come operatore di “Tecnica Wellness per il massaggio base”.
Il 2° livello – accessibile dopo il 1° – rilascia il Diploma Nazionale di Operatore del Massaggio Benessere per lavorare subito nel settore, e per frequentare anche i corsi di specializzazione (massaggio sportivo,dimagrante, massaggio infantile, linfodrenaggio, massaggi indiani ayurvedici, shiatsu, ecc.).
Il Corso di Riflessologia Plantare dell’Accademia AIM è volutamente e fortemente pratico per permettere al corsista di apprendere l’essenza della riflessologia plantare, il rapporto tra i punti situati a livello cutaneo e gli organi interni o distanti.
Il corso è suddiviso in un modulo teorico e pratico al termine dei quali – dopo il superamento con esito positivo dell’esame – si ottiene Diploma e Tesserino rilasciati da ASI, Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI. e dal
Ministero dell’Interno, con validità biennale.
La teoria si concentra sullo studio di organi e apparati del corpo, per comprendere le possibili patologie e i trattamenti da eseguire sulla base degli organi riflessi sulla pianta del piede.
La pratica, prevede invece l’apprendimento delle posizioni di massaggio, le tecniche di massaggio del piede e digitopressione, la ricerca e la stimolazione dei punti dolorosi, con trattamenti specifici per artrosi, asma, cervicalgia, torcicollo, emicrania, sciatalgie, ecc.