I piedi sono il nostro radicamento, il sostegno. I piedi sono coloro che ci ancorano a madre terra e alla sua energia. La teoria della riflessologia che studiamo nei corsi di riflessologia plantare parte dal concetto che nelle varie zone del piede sono riflessi gli organi del corpo umano; questa tecnica agisce sull’energia cristallizzata che provoca un blocco, una disarmonia energetica nell’organo corrispondente riportando così benessere.
Attraverso l’utilizzo di pressioni vanno a sollecitare le terminazioni nervose delle aree corrispondenti legate ai relativi organi, si riattivano cosi le funzionalità degli organi interessati. È una tecnica antichissima, che stimola il piede attraverso il suo massaggio e manipolazione, in determinati punti che rappresentano i nostri organi riflessi, sia la parte osteo-muscolare (ovvero la parte dorsale), sia la parte viscerale (ovvero quella plantare). Questo tipo di stimolazione riflessa riattiva la circolazione sanguigna, linfatica ed energetica e ne traggono giovamento anche la fisiologia generale degli organi, le funzioni ormonali, e il sistema nervoso.
Si tratta anche di un trattamento dove la natura umana viene fuori, ossia toccare in modo istintivo dove si percepisce dolore. L’essere umano riassume dentro se stesso l’ordine dell’universo, la relazione tra micro e macrocosmo e alla base della visione riflessologica c’è la consapevolezza di come ogni aspetto e comportamento dell’uomo vada ad agire sulla sua condizione fisica e psichica sul benessere e sulla salute della persona.
Il lavoro che viene fatto è su 5 livelli: fisico, energetico, emotivo, mentale e spirituale, con l’intenzione di innescare un processo naturale di autoguarigione. La forma del piede, delle dita, i vari segni che si possono trovare sulle unghie e sulla pelle parlano di noi e svelano come i nostri stati d’animo e le nostre esperienze si esprimono nella natura fisica. La riflessologia è un toccasana per ogni uomo, donna e bambino, migliora le condizioni generali, è consigliata come trattamento preventivo, aiuta per diverse situazioni di problematiche fisiche che psicologiche. Rinforza, depura e Tonifica corpo e spirito.
Meccanismi della riflessologia plantare
Le riflessologie sono la proiezione completa ancestrale di tutto il corpo solo su una parte di esso. Immaginiamo di fotografare una persona, rimpicciolirne la foto e proiettarla solo su una parte del corpo. Le terminazioni nervose attraverso processi di entrata ed uscita, trasmettono dall’interno verso l’esterno e viceversa disagi e problematiche degli organi interni. Attraverso questi meccanismi si è in grado di raggiungere i differenti organi con sollecitazioni con lo scopo di ossigenare e vascolarizzare i tessuti. La provata efficacia di queste metodiche è determinata dal fatto che s’interpretano i segnali che il nostro organismo invia attraverso le aree più periferiche, mani, piedi, orecchie, lingua, naso, occhi, che sono le aree con la maggior concentrazione di terminazioni nervose. Il sistema nervoso è il centro di comando di tutte le attività corporee, sia fisiche che psichiche. Gli organi sensoriali interni ed esterni forniscono dati ai centri nervosi superiori attraverso i nervi sensitivi, i centri nervosi dirigono in seguito le risposte a questi messaggi attraverso i nervi motori, sino ai muscoli. Il sistema nervoso e la pelle hanno origine dallo stesso foglietto embrionale esterno chiamato ectoderma. Questo collegamento è importantissimo in quanto la pelle e il sistema nervoso, avendo la medesima origine, sono intimamente legati. Ed è proprio per questo legame che, la pelle viene massaggiata, e quindi si agisce in profondità sul sistema nervoso. Questo fa si che i messaggi ricevuti dall’esterno (attraverso la manipolazione), valutati, misurati, studiati, percorrono in ogni senso la nostra materia grigia e quindi vengono ritrasmessi, arricchiti da opportune istruzioni, agli organi interessati. Tutto questo meccanismo fa parte dell’arco riflesso. I riflessi non sono altro che risposte che vengono sollecitate da particolari stimoli.
Da qui la domanda: Come mai proprio sul piede si sono concentrate le attenzioni della riflessologia?
Il nostro corpo è una rete di terminazioni nervose e sono proprio i piedi e le mani a occupare un’area notevolmente più vasta rispetto alle altri parti del corpo. I neuroni sono cento miliardi di centraline microscopiche del pensiero (diametro tra cinque e cento millesimi di millimetro), contenute in questa scatola di modeste dimensioni che è il nostro cranio. Hanno il compito di elaborare i messaggi e trasferirli lungo le vie nervose. Ogni neurone è attrezzato per ricevere informazioni nervose dai suoi pari mediante i dendriti, sottili filamenti ramificati che lo fanno somigliare ad una piovra e per trasmettere a sua volta i propri messaggi mediante un altro prolungamento tubulare detto assone o cilindrasse. Il punto di connessione tra l’assone di una cellula e il dendrite dell’altra si chiama sinapsi, è la chiave di volta di tutto il sistema di comunicazione neuronale. Si è scoperto che le cellule nervose possono in modi non ancora ben conosciuti autoripararsi in caso d’eventuale danneggiamento emettendo nuovi terminali d’assoni, instaurando altre sinapsi, riformando le connessioni perdute. La prima dimostrazione in questo senso è valsa il premio Nobel a Rita Levi Montalcini, dopo che nel 1954 era riuscita ad isolare il Nerve Growth Factor (NGF), in altre parole il fattore naturale capace di stimolare, appunto, la crescita dei neuroni. Tutti i segnali nervosi in entrata e in uscita sono di natura elettrica. La situazione d’equilibrio del campo elettrico si modifica quando si sviluppa un impulso nervoso che può avere differenti origini: luminosi, acustici, gustativi, olfattivi, tattili ma anche ripescati dalla nostra memoria. L’acetilcolina è il neurotrasmettitore che fa muovere i muscoli, facendo progredire il segnale elettrico dalla corteccia alla placca motrice neuromuscolare. I segnali sono trasformati in chimici ed elettrici, una volta raggiunta la sede occipitale, il cervello provvede alla loro decodificazione. Con un massaggio veloce e leggero generiamo delle onde corte, quindi d’alta frequenza, veloci, penetranti, quando raggiungono un organo bersaglio, determinano una reazione chimica acida che a sua volta determina un rilassamento dei tessuti o degli organi più contratti e irrigiditi. Un organo ingrossato, indurito per problematiche acute o croniche, se bersagliato velocemente, è sollecitato con un tipo d’attività simile a quella di uno scalpello contro una roccia: non pochi grossi colpi, ma tanti piccoli. Situazione opposta, un massaggio lento, profondo, pesante, per la legge fisica «la pressione genera calore», ha una trasmissione per mezzo d’onde lunghe, basse, lente. Questo impulso quando raggiunge l’organo bersaglio, genera una reazione basica che determina a sua volta una tonificazione dei tessuti per effetto degli zuccheri che vengono a sintetizzarsi, perciò se un organo è stanco, prolassato, un massaggio lento e profondo è tonificante, energizzante, per esempio è possibile far recuperare la fisiologica capacità peristaltica alla cistifellea o allo stomaco. Il massaggio che esercitiamo è un’azione meccanica che nel nostro organismo si trasforma in una reazione chimico-elettrica.
Il nostro corpo reagisce a due sollecitazioni fondamentali: contrazione e rilassamento, che possiamo tradurre in sollecitazioni caldo-freddo, una carezza/pizzicotto, taglio/punta, tirare/rilasciare, dolce e acido e così via all’infinito. Le leggi universali del Tao yin/yang restano immutabili. Oltre alla caratteristiche neurologiche il piede, rappresenta un punto fondamentale del sistema circolatorio e vascolare. La suola del piede è come una spugna (detta spugna di Lejart), questa viene compressa e stimolata ad ogni passo ed è la prima spinta che porta il ritorno circolatorio verso l’alto.
Nella circolazione abbiamo due impulsi, uno arterioso che, va verso il basso, può essere facilitato dalla forza di gravità ed è portatore di nutrimento ai tessuti, e da un ritorno venoso, che avviene contro la forza di gravità e quindi va verso l’alto portando i cataboliti (scarti) attraverso le vene. Perciò tutto quello che determina un riflesso e una stimolazione dei punti riflessi, è un attivante di una pompa importantissima: il piede che è considerato il cuore periferico. Quindi appare evidente che un trattamento all’estremità inferiori crea innegabilmente un effetto benefico per tutto l’organismo. Se pensiamo anche che ogni singolo organo viene proiettato nel piede per via riflessa, è facile capire come una stimolazione di queste aree possa riportare la funzionalità sia dal punto di vista energetico che dal punto di vista circolatorio. La riflessologia plantare agisce anche sul sistema linfatico e sull’apparato emuntore-urinario. Il primo passo per far si che una persona tragga beneficio da un trattamento è quello di consentire all’organismo di smaltire tutte le tossine accumulate. Questo avviene attraverso la stimolazione degli organi di eliminazione (organi emuntori- apparato urinario). Questo permette successivamente di ricevere al meglio la tecnica. Abbiamo anche un effetto antalgico, in quanto il trattamento agisce sul sistema nervoso. Vi è la produzione di endorfine, le quali vengono stimolate trattando determinati punti, questo porta ad una remissione della sindrome dolorosa temporanea, mentre successivamente le azioni di depurazione e riequilibrio portano ad un miglioramento graduale della sintomatologia. Tutto questo porta ad un riequilibrio energetico, l’energia vitale che è stata bloccata, può riprendere il suo fluire. Le tecniche, i movimenti, i massaggi, si possono acquisire attraverso un corso di riflessologia plantare specifico, ideale per tutti coloro che desiderano diventare Operatori in Riflessologia Plantare.
Riassumendo la riflessologia plantare agisce su:
SISTEMA NERVOSO: Stimolazione nervosa, basata sulla relazione fra le terminazioni dei nervi presenti nelle zone riflesse ed il punto in cui è presente il dolore. La pressione sulla zona riflessa ha il compito di inviare comunicazioni al cervello, stimolandolo ad intervenire sul problema riscontrato.
SISTEMA ENDOCRINO: Liberazione di ormoni, fondata sulla scoperta del controllo del cervello sull’apparato endocrino. Massaggiando la zona dolorante riflessa, abbiamo la stimolazione da parte del cervello a liberare ormoni cerebrali, quali l’endorfina, con conseguente azione terapeutica.
SISTEMA LINFATICO: Attraverso la pressione di alcuni punti riflessi, abbiamo l’accelerazione della circolazione linfatica, con benefici su tutto l’organismo.
SISTEMA CIRCOLATORIO: Stimolazione del sistema sanguigno, avente lo scopo di migliorare la circolazione e diminuire la presenza di scorie.
RIEQUILIBRIO DELLE ENERGIE: Che si crea tra varie parti del corpo. I punti riflessi sono paragonabili agli interruttori mentre gli organi svolgono la funzione di accumulatori e quindi agendo sugli interruttori si riattiva la circolazione elettrica. Quindi vi è un riequilibrio energetico.
INFLUENZA PSICOLOGICA: Spiegabili con la grande importanza che la mente riveste sulla origine dei disturbi fisici.
Obiettivi Riflessologia Plantare
Il fine primario della Riflessologia è quello di riportare armonia ed equilibrio nell’organismo, facendo scattare meccanismi che portano all’omeostasi. Questi meccanismi vengono “azionati” attraverso la stimolazione dei punti riflessi situati sul piede, cui corrispondono i vari organi ed apparati del corpo umano. La riflessologia considera quindi la persona come unità di mente, corpo, emozioni e spirito, e quindi mira ad agire sulla causa della disfunzione e del disequilibrio, piuttosto che limitarsi a sopprimerne i segni e i segnali corporei e mentali.
Mappa delle zone riflesse
In questa tipologia di massaggio è costituito dalla localizzazione delle zone, che partendo dagli organi interni del corpo umano, si rispecchiano, in una particolare mappa situata su piedi e mani. Sulla base della localizzazione e suddivisione delle zone del corpo individuate da Fitzgerald, abbiamo dieci linee verticali che partono dalla testa e arrivano all’estremità e collegano gli organi nella loro esatta collocazione anatomica. Riassumendo gli organi situati nella parte destra del nostro corpo sono rappresentate nel piede e nella mano destra, mentre tutti gli organi presenti nella parte sinistra sono rappresentati nel piede e nella mano sinistra. Poi vi sono tre righe orizzontali, le quali corrispondono:
La prima linea, chiamata del cingolo scapolare, è alla base delle dita;
La seconda linea, chiamata margine costale inferiore, è posta fra le ossa lunghe e le ossa brevi del piede;
La terza linea, chiamata del cingolo pelvico, delimita la zona del calcagno;
Questa suddivisione aiuta a leggere le posizioni che nel piede vengono ad occupare le zone riflesse dei singoli organi. Per visualizzarle, sarà sufficiente far riferimento alla loro collocazione anatomica. Sarà sufficiente proiettare su i due piedi, la forma della figura umana, considerando che questa proiezione avviene sui i due piedi uniti, la cui parte centrale corrisponde al centro del nostro corpo. Verranno così a formarsi differenti proiezioni del piede, a cui verranno dati i nomi di:
Zona plantare: la parte molle del piede, dove troveremo riflessi gli organi interni, cuore, fegato, polmoni, etc…
Zona dorsale: che riflette l’apparato osteo-muscolare
Zona laterale: troviamo organi laterali
Zona mediale: sono rappresentati tutti gli organi centrali
Nella riflessologia, si lavora principalmente sull’apparato, che è costituito da singoli organi.
Fonti :
www.medicapoliambulatori.it
Piazza, Dalia (2004). “Corso base di riflessologia del piede e della mano”. Ed. De Vecchi
www.riflessologiazu.it
Tesi : La riflessologia Plantare nel Counseling Transpersonale di Elena Croce