I dolori intercostali sono spesso correlati all’infiammazione o all’irritazione di un nervo nella gabbia toracica. Se si ha male tra due costole, diverse cause possono innescare questa spiacevole sensazione: lo stress è la principale. I dolori intercostali colpiscono maggiormente persone di età superiore ai 50 anni, spesso soggette a osteoartrite spinale.
I sintomi dei dolori intercostali
Il sintomo principale della nevralgia intercostale è il dolore lungo una costola che inizia in un punto vertebrale. Questa tensione può essere preoccupante, perché è spesso paragonata a disturbi cardiaci o polmonari. Il disturbo può diventare ancora più acuto quando utilizziamo i nostri muscoli intercostali ovvero in caso di:
• movimenti spinali
• posture scorrette prolungate in piedi, seduti o sdraiati
• respiro profondo
• tosse, risate, pianto o addirittura parlando.
Se il problema non è correlato a un’anomalia cardiovascolare, le risposte allo stress possono talvolta avere conseguenze negative sul funzionamento del cuore. Può capitare che uno stato di stress permanente o uno choc emotivo scatenino un infarto del miocardio in persone predisposte, ossia che hanno problemi cardiaci preesistenti. È, dunque, raccomandabile, per questi soggetti, di condurre una vita tranquilla. Se il medico curante esclude le cause cardiaca, polmonare, mammaria o gastrica, si formula, per esclusione, una diagnosi di nevralgia intercostale. Nel 70% dei casi, il dolore si verifica solo su un lato. Il disturbo segue il corso di uno dei dodici nervi intercostali ed è simile alla sensazione legata a un’ustione o a una scossa elettrica. Il dolore toracico può estendersi alla schiena, tra le scapole. Questi disturbi sono spesso opprimenti, possono preoccupare e angosciare, e causare nevralgia intercostale.
L’influenza dello stress nei dolori intercostali
Le persone con disturbi d’ansia possono provare dolori intercostali, innescati da contrazioni muscolari. Uno stato ansioso può portare, infatti, a tensioni che si trasmettono ai muscoli della schiena, rendendo talvolta doloroso alzarsi in piedi. Questo tipo di disturbo si verifica, a volte, in persone sottoposte a situazioni stressanti ripetitive. Lo stile di vita sedentario (mancanza di attività fisica) favorisce questo tipo di dolore.
Le situazioni stressanti possono causare precordialgie, come fitte al cuore, ma che non sono legate a un difetto cardiaco. Stress a parte, è bene assicurarsi che questi dolori al petto non siano causati da reflusso gastroesofageo, dolori muscolari, reumatismi o malattie infettive come l’herpes zoster.
Come si manifesta
Il dolore intercostale da stress è caratterizzato da mancanza di respiro permanente e da una rigidità cronica dei muscoli tra le costole. Il muscolo interstiziale si contrae in modo tale da danneggiare il processo di circolazione dell’aria delle vie respiratorie. I problemi psicologici possono causare rigidità muscolare al torace. In questo caso, la tensione percepita viene trasmessa ai muscoli (costole, schiena, articolazioni, etc.), che si affaticano.
Il paziente con rigidità toracica più o meno grave avverte un intenso dolore alla schiena e alle costole quando tossisce, starnutisce o respira profondamente: ha difficoltà a stare in piedi o seduto per lunghi periodi di tempo. È costantemente ansioso e stressato, perché il suo respiro è difficile, doloroso e sembra persino bloccato. Adottare soluzioni che non solo lo aiutino a rilassare la cassa toracica, ma anche a rimuovere le sue preoccupazioni si rende indispensabile.
In questo modo, potrà riconnettersi con il benessere e proteggersi da problemi polmonari infiammatori e infettivi, conseguenze di dolori intercostali non trattati.
Le cause principali di questo problema
Quando il dolore si riferisce alla gabbia toracica viene definito parietale. La gabbia toracica è composta da costole, muscoli intercostali (usati per aprire la gabbia toracica quando inspiriamo), nervi, legamenti e articolazioni. I fattori che possono causare dolori intercostali sono diversi: i più ovvi sono una costola fratturata, lo stiramento o la lacerazione di un muscolo intercostale. Allo stesso modo, le distorsioni costali sono legate a traumi, come, ad esempio, uno stiramento. Se sovraccaricato, un muscolo intercostale può accusare crampi. La sindrome di Tietze o costocondrite, è un’infiammazione della cartilagine delle articolazioni, solitamente localizzata sulle costole o sullo sterno.
I migliori trattamenti per i dolori alle costole
Per alleviare i dolori intercostali, i trattamenti farmacologici (analgesici, antinfiammatori) sono efficaci contro il dolore e la tensione muscolare. Ma alcuni dolori sono recalcitranti e richiedono trattamenti lunghi o dosi elevate di farmaci. Per ridurre al minimo l’uso di questi farmaci, si consiglia spesso l’uso di medicinali naturali detti alternativi, che possono aiutare a correggere le posture scorrette e ad allentare i blocchi articolari.
Per rilassare la cassa toracica in caso di dolori intercostali, una delle soluzioni è praticare la meditazione e il rilassamento, che consentono di concentrarsi su un’area del corpo per ripararla o ridurre la portata di anomalie.
Sebbene richieda molta pratica, questo esercizio lenisce i muscoli intercostali e, a lungo andare, elimina il dolore.
Per accentuare ulteriormente i risultati di una buona meditazione, questa va abbinata ad esercizi di rilassamento, grazie ai quali il corpo acquisirà potenza ed elasticità muscolare. Se eseguiti con il metodo corretto questi possono aiutare a ridurre la rigidità del torace. Il consiglio di un allenatore esperto è di fondamentale importanza.
Esistono, poi, alcuni trattamenti omeopatici:
l’arnica in grani (da mettere sotto la lingua) e l’Hypericum perforatum per agire sul dolore.
La fitoterapia, a base di piante come l’erba di San Giovanni o la lavanda, a volte può alleviare la nevralgia intercostale e agire sullo stress grazie alla loro azione ansiolitica naturale.
L’agopuntura, ampiamente usata dalla Medicina naturale cinese, riduce il dolore: agisce stimolando alcune aree del cervello e favorendo la secrezione di endorfine. Si ritiene che questo metodo sblocchi le energie del corpo umano.
Per ridurre i dolori intercostali correlati a situazioni stressanti esistono, inoltre, terapie cognitive e comportamentali per la gestione dello stress: il loro scopo è aiutare a comprendere meglio il circolo vizioso di ansia, emozioni, pensieri e comportamenti. Consistono nel praticare tecniche antistress personalizzate per disinnescare l’ansia. Grazie al follow-up di uno psicologo, il paziente può valutare i propri progressi durante l’allenamento. Questo metodo permette di affrontare al meglio situazioni stressanti prendendo in considerazione 3 ambiti: gestione mentale, emotiva e comportamentale.
Come massaggiare la zona del costato
In alternativa alla respirazione diaframmatica, si può ricorrere ai massaggi con oli essenziali: consistono nello strofinare il plesso solare (l’area tra lo stomaco e l’ombelico) con oli essenziali, per restituire tono ed elasticità ai muscoli intercostali. Il plesso solare, infatti, ospita il terzo chakra, dal quale originano emozioni e sentimenti.
Nel trattamento di una tensione, questo metodo è molto vantaggioso. Gli specialisti consigliano di utilizzare due gocce di oli essenziali ogni 2 ore.
Per quanto riguarda l’applicazione, un leggero massaggio (con movimenti circolari) per alcuni secondi è sufficiente.
L’importanza dell’osteopatia per i dolori intercostali
L’osteopatia si rivela spesso efficace: si tratta di una delicata manipolazione spinale, effettuata da un fisioterapista o da un massaggiatore, che può ridurre il dolore e restituire flessibilità alla colonna vertebrale.
A seconda del lato colpito, il terapista lavora in modo più preciso sul fegato (a destra) o sullo stomaco (a sinistra) e sulla colonna vertebrale, per agire alla radice del nervo. Questo lavoro consente di ripristinare la mobilità delle vertebre e restituire flessibilità a muscoli e legamenti. L’osteopatia ha un effetto benefico anche sullo stress della persona trattata, perché la rilassa e le insegna a riconoscere i primi segni di ansia, per poterla disinnescare. Per questo il terapista lavorerà anche sul diaframma, per consentire al paziente di regolare la respirazione, o utilizzerà tecniche craniche per portare rilassamento a tutto il corpo.
Per prevenire le nevralgie, l’osteopata può consigliare esercizi di respirazione e mostrerà al paziente come correggere la propria postura (raggomitolarsi su ste stessi, in caso di dolori intercostali, peggiora la situazione). Sebbene sia possibile alleviare la nevralgia intercostale con i farmaci, questi hanno solo un effetto limitato contro lo stress o i problemi digestivi a esso associati. Solo l’intervento di un professionista olistico, come un osteopata, può essere efficace per prevenire e curare i dolori intercostali, in maniera duratura: l’azione del professionista sullo stress ha un effetto benefico sulla salute generale.