Saper condurre un perfetto massaggio può essere un’esigenza per chi vuole diventare un massaggiatore o vuole semplicemente donare un regalo speciale; oppure per chi cerca di realizzare il desiderio di saper sciogliere le tensioni muscolari altrui con un “tocco magico”.
Se la tecnica è importante, anche il tocco personale può rendere eccezionale un massaggio; per questo, è fondamentale impostare la corretta manualità, e poi agire anche con metodologie olistiche per trasfondere la propria motivazione ad eseguire una manipolazione perfetta…
Come fare dei massaggi efficaci e rilassanti
L’arte del massaggio implica l’uso della tecnica adatta all’obiettivo da raggiungere, ma anche la predisposizione di una giusta atmosfera. Si parte, perciò, dalla scelta del tipo di massaggio da effettuare, che può essere di tipo decontratturante se c’è necessità di sciogliere le tensioni, oppure rilassante se la richiesta è quella di un massaggio perfetto dal punto di vista del benessere. Infine, se il massaggio deve essere dedicato ad un vero rituale, si può pensare di agire con i massaggi ayurvedici o con la riflessologia plantare.
Una volta decisa la tecnica da adottare, si può pensare di agire con manovre dedicate, che nel caso del classico massaggio rilassante partono da una prima fase prona, di regola su un lettino da massaggiatore oppure su una superficie dura e coperta.
È fondamentale anche creare l’ambiente adatto per eseguire un massaggio perfetto, ovvero una stanza con la temperatura corretta affinché il corpo possa stare svestito, la luce soffusa, un silenzio complice di un’atmosfera per il raccoglimento oppure una musica rilassante.
Le mani si scaldano tramite un olio da massaggio, che consente di far scivolare meglio le mani sulla pelle, da scegliere per le sue proprietà tra diversi oli dedicati alle manipolazioni.
Entrate in contatto con il ricevente, chiedete di lasciarsi andare al massaggio, di chiudere gli occhi e distendersi.
Le fasi tecniche del massaggio perfetto
La manipolazione nel massaggio classico parte delicata, dagli sfioramenti, e sempre seguendo una direzione che dalle estremità va fino alla testa. Andrà effettuato senza interruzioni, lavorando su una zona alla volta e dedicando ad ogni fase un suo tempo.
Iniziando dai piedi si può agire con la manovra di sfioramento, che si utilizza sempre all’inizio e alla fine di ogni sessione di massaggio, per riscaldare i tessuti e introdurre le altre manovre. Questa manovra consente di entrare in primo contatto con il ricevente, adattare le mani del massaggiatore al suo corpo e trasmettere un’energia in grado di favorire ulteriormente il rilassamento.
Il massaggio prosegue su polpacci, gambe, glutei e zona dei fianchi, per arrivare alla schiena e poi alle spalle e al collo. Lo sfioramento può essere superficiale o profondo, e nel primo caso si esegue con tutta la superficie delle mani e con le dita che effettuano movimenti leggeri e continui lungo tutto il corpo, sempre dalle zone periferiche verso il centro.
Il massaggio ideale è quello che si svolge sin dalla prima fase lungo le linee longitudinali del corpo, seguendo un asse centrale e lavorando sia in senso parallelo sia in senso perpendicolare a tale asse con le deviazioni laterali.
Lo sfioramento della pelle con ritmo costante induce un’azione calmante sul sistema nervoso, e viene poi sostituito dalla fase di sfioramento più profondo, che arriva negli strati sottocutanei tramite un’azione più decisa delle mani e delle dita, utilizzando anche i polpastrelli, la mano a taglio, le nocche e le falangi del pugno chiuso con il polso in flessione (piallamento delle zone ricoperte da tendini).
Lo sfioramento profondo agisce sul sistema circolatorio, spinge la circolazione fin nei tessuti muscolari più profondi; per questo si agisce nella direzione del flusso venoso e linfatico aumentando la vascolarizzazione dei tessuti e stimolando i processi riparativi e di guarigione.
Di seguito si esegue la frizione, provocando uno spostamento dai piani superficiali della pelle ai tessuti profondi tramite manovra circolare e semicircolare eseguita in senso longitudinale.
L’esecuzione della manovra prevede una pressione esercitata in modo graduale tramite i polpastrelli delle dita (a cavalcadito e a forbice), i pollici e tutta la superficie palmare della mano e delle dita.
Il massaggio perfetto prevede che tra le mani del terapista e la pelle del ricevente ci sia una perfetta adesione, per rendere i movimenti che trascinano la pelle sui piani profondi, per smuovere la muscolatura.
La frizione è una manovra molto profonda con una notevole pressione notevole, eseguita su un’area di tessuto ridotta per intensificare l’efficacia dell’azione di vasodilatazione locale, con una conseguente distensione dell’area interessata al massaggio.
Si passa poi alle manovre di impastamento, per comprimere e poi rilasciare i muscoli e i tessuti sottocutanei – una manovra di tipo circolare che raggiunge i tessuti profondi, favorendo le fibre muscolari nella contrazione e nell’allungamento.
Facilita l’apporto di sangue arterioso e il deflusso di quello venoso, liberando i muscoli dalle scorie e dagli eventuali edemi: spreme energicamente i tessuti profondi per liberarli e riattivarli.
Per eseguire un massaggio perfetto, sicuramente non si può lasciare a metà un lavoro di manipolazione iniziato, per questo la fase dell’impastamento viene seguita da quella di percussione dei tessuti.
Tale manovra comprende differenti tipi di manovra, sempre dai movimenti leggeri e stimolanti, per concludere una fase importante del massaggio. Si può utilizzare tra le principali manovre la coppettatura (movimenti alternati dei palmi delle mani disposte a coppa), o la percussione con la mano a pugno (mani chiuse a pugno che colpiscono la parte in modo che prenda contatto con i tessuti), oppure la percussione con le mani a taglio (i bordi laterali delle dita colpiscono i tessuti in rapida successione).
La percussione stimola i muscoli, ne modifica il tono tramite contrazione e rilasciamento, accrescendone la vitalità con un’energica azione meccanica.
La parte finale del massaggio è quella della vibrazione, una tecnica in cui una mossa di scuotimento o tremore viene trasmessa ai tessuti dalla mano o dalla punta delle dita. Le vibrazioni rapide e continue si trasmettono dalla pelle e favoriscono un’azione sedativa, in questa fase di massaggio che può anche contribuire alla riduzione degli stati di dolore muscolare e facilitare il rilassamento delle fibre muscolari.
Il massaggio olistico, perfetto nella sua visione globale
Eseguire un massaggio perfetto significa lavorare prima con il ricevente in posizione prona e poi agendo anche nella parte anteriore del corpo, anche mediante veloci azioni di rilassamento facciale, massaggiando all’occorrenza il capo e le tempie con sfioramenti utili al relax. Queste sono le parti ultime su cui agire, testa e tempie, con manovre circolari delicate dall’interno verso l’esterno, arrivando a massaggiare nella cute fra i capelli per un effetto massimo di decontrazione e rilassamento psico-fisico.
Chi segue un corso massaggio riconosciuto impara le tecniche base per capire come eseguire un massaggio perfetto, sulla parte relativa al proprio carisma, invece è necessario comprendere quali sono le proprie potenzialità. È necessario approfondire i principi che determinano la pratica delle discipline olistiche, per ottenere un effetto massimo di efficacia e benessere della persona – sia del ricevente sia del massaggiatore, in un rapporto biunivoco proficuo per chi esercita il massaggio olistico.