“ In Italia le morti per arresto cardiaco improvviso sono circa 73.000, 200 vittime al giorno, una morte ogni 7,2 minuti “ dati forniti dall’Istituto Superiore della Sanità del 10/2010.
Questo articolo potrebbe finire qui, direi che i dati sopra citati sono un motivo sufficiente per inviare una mail e chiedere quando sarà il primo corso BLSD ma, preferisco darvi qualche altra informazione, che possa far nascere in voi quello che mi ha portato a diventare docente di questo corso.
A seguito della morte di Morosini, giovane calciatore in prestito al Livorno per cui venne istruito un processo a carico di tre medici che non utilizzarono il DAE (Defibrillatore Semi Automatico Esterno) presente in campo che avrebbe potuto alzare del 75 % le possibilità di sopravvivenza dello stesso, il 20 luglio 2013 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Balduzzi, (D.L 04/2013).
Il decreto obbliga:
“Le società sportive, sia professionistiche sia dilettantistiche, all’uso di defibrillatori semiautomatici”.
Per l’uso è responsabile “un personale addestrato” attraverso “corsi effettuati da Centri di formazione accreditati dalle singole regioni che metteranno in condizione il personale di utilizzare con sicurezza i defibrillatori e comprendono l’addestramento teorico-pratico alle manovre di BLSD (Basic Life Support and Defibrillation)”.
Non entrerò nel merito di quello che successe quel giorno in campo, ma voglio spiegarvi perché se fosse stato utilizzato un DAE, un giovane di 25 anni ora potrebbe essere ancora su questa terra.
Questo decreto obbliga le società sportive ad avere personale addestrato, dal 1 luglio 2017 anche le ASD sono state aggiunte all’elenco, ma il resto delle persone che lavorano nel mondo sportivo e non solo?
Personal Trainer, Istruttori di Corsi Musicali, Massaggiatori
Non credete che anche voi dovreste essere in grado di intervenire in caso di emergenza? Io credo di si!
Comincerò dicendovi che dal momento in cui il cuore si “arresta”, cessa la sua funzione di pompa e smette di produrre una circolazione sanguigna efficace: la conseguenza di questo evento è che ai nostri organi vitali (cuore, cervello, polmoni, fegato e reni) non arriverà più ossigeno e cominceranno a morire.
La “morte clinica” è reversibile se si interviene immediatamente, altrimenti diverrà morte biologica a cui, purtroppo, non c’è rimedio.
I primi danni cerebrali compariranno dipo 4/5 minuti dall’evento e diventeranno irreversibili dopo solo 10 minuti.
“IL TEMPO E’ L’ ELEMENTO DETERMINATE”! Siete d’accordo?
Vi do altri due dati:
per ogni minuto che trascorre prima della defibrillazione la possibilità di sopravvivere si riduce del 10 / 12 %, dopo 10 minuti dall’arresto cardio – circolatorio la sopravvivenza è praticamente nulla, il sistema sanitario di emergenza non arriverà prima di 8-10 minuti.
Tirate le vostre conclusioni!
Sono perfettamente consapevole del fatto che queste affermazioni abbiano suscitato ansia, il mio intento non è sicuramente quello di farvi spaventare, ma quello di farvi riflette sul fatto che “voi” potreste essere la salvezza di una persona.
Spero siate ancora qui a leggere le mie parole… perché ora vi racconterò in breve cosa potrete imparare frequentando un corso per operatore Laico BLSD, quanto durerà il vostro brevetto e ogni quanti anni vengono revisionate le linee guida.
Come prima cosa voglio spiegarvi il perché del nome “ operatore laico “: semplicemente perché non siete personale medico.
Che cosa si apprende frequentando il corso di BLSD?
Imparerete il BLS ovvero il supporto delle funzioni vitali di base che rappresentano il primo soccorso fornito ad una persona che versa in condizioni di pericolo di vita e l’utilizzo di un DAE ovvero il Defibrillatore semi automatico esterno.
Quali sono gli obbiettivi del corso?
Quelli di mettervi nella condizione di:
– Riconoscere i segni e i sintomi di un arresto cardiaco;
– Fornire assistenza durante un arresto cardio respiratorio;
– Utilizzare il defibrillatore in caso di necessità.
Che validità ha il brevetto?
Due anni, in cui è consigliato di fare dei refresh ogni 6 mesi: mantenere un contatto con il vostro docente e chiedere di poter partecipare almeno alla parte pratica di un corso per fare un ripasso delle manovre.
Ogni quanti anni e perché vengono revisionate le linee guida?
Le linee guida vengono revisionate ogni 5 anni, in questo periodo tutti i direttori scientifici delle varie associazioni che fanno capo ad Ilcor (International Liaison Committee on Resuscitation) raccolgono i dati che permettono loro di capire cosa è efficace e cosa invece ha bisogno di essere modificato perché la rianimazione sia efficiente al 100%.
All’inizio di questo mio scritto ho scritto una frase: “… che possa far nascere in voi quello che mi ha portato a diventare docente di questo corso”.
Molto brevemente vi voglio raccontare cosa mi ha spinto e mi spinge ancora oggi a formare quante più persone:
per il mio lavoro prima e per una delle mie passioni poi (ero una guida subacquea) ho sempre frequentato il corso per operatore, ogni due anni lo rinnovavo e fino al 2016 non ho mai dovuto soccorre nessuno.
Il 1 aprile del 2016 ricevo una telefonata da mio papà, mi diceva che non si sentiva bene e aveva la pressione alta; pochi giorni dopo ha subito un intervento a cuore aperto, sta bene ed è in super forma!
Ho passato una settimana nel reparto di rianimazione e più di un mese nel reparto di cardio-chirurgia, nello stesso anno ho deciso di frequentare il corso per poter insegnare cos’è “ la catena della sopravvivenza” a più persone possibili.
Per concludere voglio dirvi solo una cosa: informatevi sulla data del primo corso utile, riempiamo queste classi!
PER SALVARE BISOGNA CONOSCERE COME FARE !
Vi aspetto in aula!