Come diventare massofisioterapista
Una professione che rappresenta un obiettivo per chi desidera lavorare nel settore benessere e sanitario, applicando il proprio talento nel massaggio terapeutico.
Chi desidera approfondire la propria inclinazione, rendendola una vera e propria attività professionale, può pensare ad un percorso di formazione come massofisioterapista, avendo ben chiare le funzioni da svolgere, gli ambiti di intervento, le prospettive di carriera e i limiti di tale professione.
Cosa fa un massofisioterapia
Questa figura professionale proviene da una formazione nella manipolazione manuale, per dedicarsi alla cura di diverse patologie e disturbi muscolo-scheletrici come strappi muscolari, contratture, stiramenti, distorsioni, supporto nella cura delle scoliosi e dell’ernia del disco.
Come disciplina sanitaria, la massofisioterapia viene utilizzata per il trattamento di tali disturbi tramite azioni di recupero del benessere fisico dei pazienti, oltre ad essere un valido strumento per la prevenzione e il mantenimento di uno stato di salute recuperato.
A differenza di un massaggiatore olistico, il massofisioterapista agisce sotto prescrizione medica e interviene tramite tecniche terapeutiche come la ginnastica correttiva, il massaggio terapeutico, la rieducazione posturale, le manipolazioni vertebrali e altre prassi per la riabilitazione motoria.
Quella del massaggio terapeutico è una disciplina antica, dato che i benefici della manipolazione muscolare sono ben noti in ogni cultura dai tempi remoti; particolarmente diffusi in Oriente e trasmessi nei secoli fino a noi. In tempi più recenti, nel XIX secolo circa, si è creata una combinazione tra tecniche di massoterapia e tecniche di fisioterapia, che ha dato vita alla massofisioterapia odierna.
La manipolazione dei muscoli e del tessuto connettivale viene posta in primo piano nell’attività del massofisioterapista, che opera attraverso i massaggi terapeutici che si rifanno alle basi della disciplina, ovvero le tecniche manuali di mobilizzazione articolare, gli esercizi ginnici e i metodi terapeutici strutturati inizialmente Peer Ling nei primi anni dell’Ottocento. Da allora, le tipologie di massaggio e terapia manuale si sono evolute, e la massofisioterapia rappresenta uno degli ambiti più interessanti per chi segue una formazione nel settore massaggi.
La formazione nel settore massaggi per il massofisioterapista
I corsi di massaggio riconosciuti sono la base per chi desidera seguire una formazione come massaggiatore (operatore del massaggio), e possono essere una risorsa anche per chi vuole accedere alla professione di massofisioterapista.
La massofisioterapia viene svolta nell’ambito di una professione sanitaria, per questo per chi si chiede come diventare massofisioterapista, è bene sapere che esistono dei corsi specialistici riconosciuti in massofisioterapia, che durano 2 o 3 anni e consentono di operare come specialista del massaggio terapeutico.
La formazione professionale di un massofisioterapista, è comunque stata dibattuta al livello di normativa, e in base all’anno in cui è stato rilasciato il diploma, la questione cambia.
In alcuni casi la figura del massofisioterapista viene equiparata ad una figura sanitaria come quella del fisioterapista – ovvero quando il diploma di massofisioterapia è stato conseguito prima del marzo 1999, quando fu istituito il corso di Laurea in Fisioterapia.
Dopo il 1999, la figura del massofisioterapista non è stata più valutata come una delle professioni sanitarie (riconducibili ad un elenco stilato dal Ministero della Salute DM 14.09.1994 n. 741) – anche se alcune sentenze di giurisprudenza amministrativa hanno definito il massofisioterapista come una professione equivalente al fisioterapista ai fini lavorativi, quindi una professione sanitaria (CDS 1105 del 2015; C.G.A.R.S. 00150/2017; CDS 03319/2017 e alcune sentenze del TAR delle regioni Sicilia e Lombardia).
Nonostante la questione sia oggetto di controversie, viene spesso ribadito che l’attestato di qualifica di massofisioterapista, non è assimilabile per legge ai titoli di studio e abilitazione delle professioni sanitarie, ma viene definito come un attestato di qualifica di “operatore di interesse sanitario”.
Recentemente, la cosiddetto disegno di legge Lorenzin (DDL C 3868) ha introdotto una prospettiva futura differente per le professioni sanitarie della riabilitazione, ovvero di iscrizione al rispettivo albo professionale, ovvero all’Ordine dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.
In attesa degli ulteriori sviluppi di questa normativa, il quadro normativo sembra orientarsi sul fatto che quella del massofisioterapista è una professione sanitaria, ma per ora non obbligata all’iscrizione all’albo.
Il percorso di formazione di un massofisioterapista, quindi, è diverso da quello del fisioterapista e segue piuttosto una formazione nel settore massaggi tramite corsi riconosciuti, specializzandosi tramite terapie manuali che possano essere applicate ai pazienti su richiesta del medico.
Nell’ambito della formazione di massofisioterapia si affrontano esercitazioni pratiche di massaggio e approfondimento delle conoscenze teoriche, tramite lo studio di materie come anatomia, ortopedia, metodologia della massofisioterapia, patologie della mobilità, traumatologia, ortopedia, etc.
Le possibilità di lavorare nel settore massofisioterapia
Un massofisioterapista può svolgere un’attività da libero professionista oppure lavorare presso strutture mediche e sanitarie; in proprio tramite l’apertura di una Partita IVA, quindi, oppure come lavoratore dipendente.
Questa professione consente di aprire uno studio di massofisioterapia privato, dove ricevere i propri clienti per fornire consulti, oppure terapie tramite massaggi e manipolazioni.
Spesso richiesta in ambito sportivo, per massaggi terapeutici e riabilitativi, la professione di massofisioterapista rappresenta un punto di riferimento per diverse società e associazioni sportive che necessitano di una figura che aiuti gli atleti nelle fasi pre-gara o post-gara tramite massaggi sportivi e manipolazioni mirate di muscoli e tessuti connettivi.
In tutte le strutture dedicate alla riabilitazione motoria, dove sono presenti pazienti con riduzione della mobilità, il massofisioterapista può prestare la sua attività come operatore ausiliario di area sanitaria, eseguendo trattamenti di massoterapia dietro indicazione dei medici curanti.
Molte attività si potranno svolgere in modo differente, in base al settore in cui si opera: ovvero, il massaggiatore – massofisioterapista può applicare massaggi terapeutici per sportivi, ma anche massaggi connettivali per chi deve subire una riabilitazione posturale o motoria, così come per chi soffre di disturbi muscolo-scheletrici.
Per questo, anche diversi corsi di specializzazione come il corso di massaggio sportivo oppure il corso di massaggio decontratturante, possono essere costruttivi per chi vuole diventare massofisioterapista.