Un mercato sempre in impennata, che sembra non conoscere crisi economica. I massaggiatori sono una delle figure professionali più ricercate nel mondo del benessere tramite la pratica del massaggio olistico, sportivo, per trattamenti estetici e di medicina alternativa.
Lavorare con i massaggi, in un mercato sempre più orientato sui corsi specialistici
Per diventare massaggiatori o massaggiatrici, esiste un percorso dedicato, che tenga conto della formazione tecnica sulla manipolazione, delle leggi che regolamentano questa figura professionale di operatore del massaggio e delle novità pratiche e teoriche sempre in evoluzione.
I corsi per massaggiatori sono sempre più numerosi, a fronte della richiesta di formazione di molte persone, in un settore, però, che essendo saturo, si è orientato da tempo sulle tecniche specialistiche. Tali specializzazioni sono richieste dai pazienti e di gran lunga preferite anche dai massaggiatori, consapevoli di poter contare, così, su una conoscenza adeguata a diverse esigenze di terapia e di domanda.
I corsi di massaggio
Per chi vuole intraprendere la professione di massaggiatore, ovviamente, è necessario partire dai corsi base di massaggio, che predispongono lezioni teoriche e pratiche su questa antica tecnica di manipolazione del corpo, che in tante culture è presente, a fronte di una possibile fonte comune primordiale.
Il massaggio, fin dai tempi più remoti dell’umanità, ha costituito una fonte di alleviamento per la fatica, i dolori della muscolatura e, in alcuni casi, anche “dell’animo” – dovuti ad ansie e stress muscolare psico-somatico.
Ancora oggi, le varie tecniche di massaggio sono diffuse ma con competenze sempre maggiori, che vanno dalla vera e propria fisioterapia dei massaggi antidolorifici, per le patologie dell’apparato muscolo-scheletrico, ai trattamenti estetici dei massaggi anticellulite o linfodrenanti, fino alle tecniche di massaggio olistico, shiatsu, ayurvedico, thai, etc. per il benessere derivato dalla medicina alternativa.
Inoltre, sono sempre più richiesti i massaggiatori sportivi, in grado di predisporre gli atleti per ottimali performance e per la decontrazione muscolare dopo le gare.
I corsi per massaggiatori o massaggiatrici, quindi, formano degli operatori professionalmente qualificati, soprattutto in grado di individuare le necessità del paziente, consigliando il massaggio più adatto alla soluzione delle sue problematiche.
Tra le materie presenti nei corsi per massaggiatori sono presenti anatomia, fisiologia, studio dei sistemi respiratorio, circolatorio, etc., le tecniche base di massaggio oppure tecniche avanzate per massaggi dimagranti, anti-ipertensione, antidepressivi, decontratturanti e dedicati all’equilibrio psico-fisico dei chakra, nel caso dei massaggi orientali.
L’anatomia del massaggio rappresenta la base, su cui si agisce per specializzarsi nei vari tipi di manipolazione e massoterapia.
La tecnica del massaggio
Nonostante nel tante differenze, chi aspira a diventare un massaggiatore dovrà predisporsi a lavorare con manovre ben precise a seconda delle tecniche ma, di base, concentrate sempre sulle fibre muscolari e sul sistema circolatorio.
Si lavora sempre seguendo la direzione dal basso verso l’alto, oppure verso il centro, per arrivare dalle estremità degli arti al cuore – nel rispetto della direzione circolatoria.
L’effetto tonificante dei massaggi si ottiene invece tramite delle manipolazioni rapide e decise, al contrario dei massaggi con effetto rilassante, pensati per una decontrazione non solo muscolare ma anti-stress, con manovre lente, sfioramenti delicati e attenzione ai punti di contrazione da sciogliere.
Massaggi di ispirazione orientale
I concetti che un massaggiatore deve tenere presenti, in tali casi, riguardano anche i punti di energia, con percorsi di formazione sui massaggi orientali, che comprendano lo studio dei meridiani (canali di circolazione energetica), dei chakra e della rieducazione della muscolatura ad un rilassamento in funzione di benessere psico-fisico.
La libera circolazione dell’energia crea un percorso di cura, ma anche di prevenzione degli squilibri e, su tali tecniche, molti massaggiatori si formano anche con uno studio teorico delle discipline di massaggio orientale (cinese, indiano, giapponese, etc.).
Come diventare massaggiatore, secondo la normativa italiana
Il percorso per la formazione della professione di massaggiatore è abbastanza lineare, mentre per lavorare nel settore dei massaggi, le regole in Italia sono più confuse.
Secondo la normativa vigente, per aprire un centro massaggi è necessario essere in possesso dei diplomi di fisioterapista oppure di estetista. Gli operatori massaggiatori, invece, rientrano in un inquadramento legislativo ancora relegato alla sola attività, regolata dalla Legge 4/2013.
Si tratta di una legislazione che riguarda le professioni non regolamentate, ovvero che non hanno bisogno di un’iscrizione all’albo professionale, come quella del massaggiatore, che può esercitare così la professione senza nessuna particolare abilitazione.
Sono necessari solamente degli attestati o diplomi, rilasciati da scuole o accademie riconosciute, che abilitano alla pratica dei massaggi olistici, massaggi benessere o sportivi, eccetto i massaggi di tipo terapeutico o di tipo estetico – praticabili solo da estetisti e fisioterapisti.
Le scuole o accademie dedicate al massaggio sono nella maggior parte dei casi riconosciute a livello nazionale e internazionale, rilasciando un titolo di “operatore del massaggio”, che consente di svolgere la professione di massaggiatore o massaggiatrice in modo libero e sicuro.
Una sorta di doppia possibilità, dato che chi vuole diventare massaggiatore può prendere un attestato o diploma di frequenza presso queste scuole, oppure come specializzazione dopo un percorso di fisioterapia o come estetista professionista.
Lavorare come massaggiatore in proprio
La normativa prevede che i massaggiatori siano operatori di supporto nei centri estetici, centri benessere, palestre, SPA, alberghi, etc. mentre per l’apertura di un’attività in proprio, le leggi riguardo questa professione sono regolate al livello regionale o locale.
Di certo la richiesta di pratiche per wellness e benessere è in aumento e, molti operatori del massaggio, possono approfittarne per tentare di creare un’attività professionale autonoma. In tal caso è bene valutare che, aprendo una partita IVA come operatore olistico autonomo, ci saranno responsabilità legali e fiscali da affrontare, su cui è bene informarsi, predisponendosi in modo corretto per una professione vera e propria.
Nel tempo si potranno creare dei pacchetti clienti da ampliare e una prospettiva a lungo termine di lavoro, con corsi di perfezionamento e specializzazione che seguano le novità nel settore e anche, perché no, le tendenze moda del massaggio!