La cellulite, il nemico numero uno di chiunque stia cercando di perdere peso o di chi tenga particolarmente alla sua estetica. Come possiamo sbarazzarci di questo fastidioso inestetismo, che ci porta a nascondere le nostre gambe, i nostri glutei o le nostre braccia? La formula che ci regala la soluzione a questo quesito è semplice: una dieta anticellulite ed un programma di allenamento settimanale.
A tutti piace mangiare, soprattutto se si tratta di prelibatezze della cucina italiana come abbondanti piatti di pasta, grandi quantità di carne nostrana o deliziosi dolci e paste che compriamo dalla nostra pasticceria di fiducia. All’interno di una dieta equilibrata, sana e mantenuta nel tempo, queste concessioni non vanno a gravare pesantemente sulla quantità di grasso presente nel nostro corpo. Il problema nasce quando introduciamo determinati alimenti quotidianamente e in grosse dosi. Un’alimentazione sregolata e tendente all’eccesso porta inevitabilmente alla formazione di grasso, il quale si accumula nelle nostre riserve adipose.
Come mai si vede la cellulite?
La comparsa o meno della cellulite può derivare da vari fattori:
- Aumento di peso rapido ed incontrollato
- Lunga esposizione a periodi di stress
- Problemi di natura circolatoria (vascolari e linfatiche)
- Variazione dei normali livelli ormonali
- Predisposizione genetica
Proprio quest’ultimo punto dell’elenco può rispondere a una delle domande più diffuse tra chi è vittima della cellulite o che sta seguendo una dieta anticellulite:” Come mai quella persona non ha cellulite seppur più grassa di me?”.
Possiamo dire che alcuni individui sono maggiormente predisposti alla fuoriuscita della cosiddetta “pelle a buccia d’arancia”. Come abbiamo spiegato poco fa, il grasso in eccesso viene conservato nel tessuto adiposo, ovvero la fonte primaria di stoccaggio energetico presente nell’essere umano. Del tessuto adiposo fa parte il pannicolo adiposo, ovvero un tipo di tessuto presente sotto la nostra cute. La forma della sua struttura può subire alterazioni a causa di uno scarso funzionamento del microcircolo (sia sanguigno che linfatico), il quale mette in contatto questo strato con il resto del nostro corpo, causando uno sfaldamento delle cellule di grasso.
Ciò viene sopperito tramite un ristagno di acqua, il quale crea ulteriore gonfiore nella zona di accumulo, alterando anche alcune proprietà della pelle come elasticità, forma e consistenza.
Come funziona una dieta anticellulite?
Perdere peso è semplice nella teoria, ma spesso difficile nella pratica. L’aumento di peso è strettamente collegato al rapporto che esiste tra il quantitativo di calorie ingerite e bruciate nell’arco di un periodo di tempo. Il nostro corpo ha bisogno di un tot di calorie per compiere ogni funzione vitale, ovvero tutto ciò che ci permette di rimanere in vita. Questo numero, che cambia di persona in persona in base ad età, peso, sesso biologico, altezza e stile di vita, viene chiamato metabolismo basale.
Oltre alle calorie consumate da esso, si aggiungono quelle che consumiamo nell’arco della giornata per compiere determinate azioni, come camminare, sollevare oggetti, lavorare, fare sport e così via. A fine giornata, se il numero di calorie complessive consumate è superiore a quello di quelle ingerite, il nostro organismo va in deficit calorico, attivando una serie di processi che portano a recuperare fonti energetiche dalle nostre riserve lipidiche. In caso contrario, le calorie in eccesso vengono conservate sotto forma di grasso.
Lo scopo della dieta anticellulite è quello di apportare il giusto numero di calorie, macronutrienti e micronutrienti al nostro corpo in maniera tale da rimanere sempre in deficit, costringendo il nostro organismo ad attingere energia dal tessuto adiposo.
In cosa consiste una dieta anticellulite
Prima di fare alcuni esempi di come potrebbe essere composta una dieta anticellulite, è più che importante ricordare che i nostri corpi sono diversi l’uno dall’altro. Un tipo di dieta può contemporaneamente portare benefici ad una persona, e non funzionare minimamente per un’altra.
Inoltre, è sempre centrale associare ad una dieta anticellulite dell’allenamento fisico, che sia a corpo libero o con dei pesi in palestra. Ciò vi permetterà di conservare e tonificare la vostra massa magra durante il periodo di dimagrimento.
Fatte queste premesse, andiamo ad esaminare quali sono gli alimenti cardine di una dieta anticellulite.
Petto di pollo
Il petto di pollo è il migliore amico di qualsiasi sportivo grazie all’alto numero di proteine magre e il basso quantitativo di grassi presenti in 100 grammi di prodotto. La sua alta versatilità in cucina lo rende estremamente facile da cucinare: può essere infatti cotto in bollitura, fatto alla piastra, in una padella antiaderente (evitando così di usare olio), al vapore (metodo cinese molto interessante) o addirittura sul BBQ.
Salmone, tonno e merluzzo
Una dieta anticellulite che si rispetti non può essere priva di pesce. Salmone, tonno e merluzzo sono un’altra ottima fonte primaria di proteine animali con un basso volume di grassi. Tuttavia, i grassi presenti in questi alimenti non sono assolutamente da buttare o da scartare. Queste tipologie di pesce hanno un alto contenuto di omega-3, un tipo di grasso fondamentale per la regolazione di alcuni processi metabolici. L’omega-3 possiede anche proprietà di natura antinfiammatoria e antiossidante.
Avocado, olio extra vergine di oliva e frutta secca
Seppur possano spaventare, i grassi sono indispensabili per il funzionamento dell’organismo. Oltre al loro ruolo di fonte e riserva energetica, i grassi di origine animale, ma soprattutto vegetale, svolgono una lunga lista di altri compiti. Funzione antiossidante, regolazione del sistema cardiovascolare, regolazione degli ormoni, protezione del sistema nervoso grazie alla formazione della mielina, protezione delle articolazioni e degli organi sono solo alcune dei loro molteplici compiti.
Detto ciò, bisogna comunque distinguere i grassi “buoni” da quelli “cattivi”. Generalmente, i grassi saturi, ovvero quelli di origine animale vanno assunti in quantità limitate. I grassi insaturi, che troviamo nel pesce, negli oli vegetali e nella frutta secca, sono quelli che più apportano al nostro corpo i benefici sopraelencati.
I grassi cattivi, dai quali bisogna assolutamente astenersi, sono quelli idrogenati, spesso presenti in cibi confezionati, merendine e prodotti altamente processati.