Dalla tradizione orientale, diverse sono le tecniche di manipolazione che sono arrivate dai secoli fino a noi, e spesso rischiamo di confonderle, in un generico calderone di “massaggi orientali”, quando invece di sfumature e tecniche ce ne sono varie, anche ben diverse tra loro.
In particolare, si parla di massaggi orientali cinesi o del massaggio thai, confondendoli per stile e azioni sull’organismo.
Massaggi orientali cinesi
La medicina tradizionale cinese è in parte relativa al Tuina, una disciplina che condivide teoria e filosofia della medicina orientale e si concentra sui massaggi, con tecniche manuali tradizionali cinesi. Tui significa spingere, mentre Na significa afferrare. Due verbi che ben lavorano in modo congiunto traducendosi nei massaggi orientali cinesi, ai fini dell’ottenimento di un equilibrio tra lo Yin e lo Yang – le tecniche Yang sono di stimolazione e le tecniche Yin di rilassamento.
Si devono rendere armonici i flussi di energia che scorrono nel nostro corpo tramite i meridiani, i canali energetici preposti all’equilibrio psico-fisico, e questo si può ottenere tramite delle manipolazioni ben precise.
Sfregamenti, pressioni, scuotimenti, impastamento, estensioni e prese a pinza, tutto per stimolare la circolazione corretta dell’energia, detta Qi, ed attivare un trattamento che migliori di conseguenza anche il sistema muscolare, cardiovascolare, dei tendini, delle articolazioni.
Inoltre, in molti casi il massaggio cinese Tuina può essere utile per combattere insonnia, sciatica, dolori cervicali, dolori lombari, ansie e affaticamento psico-fisico.
Si evitano i ristagni nella circolazione sanguigna e linfatica, oltre che energetica, e si rende sempre attivo il sistema circolatorio venoso, arterioso e linfatico con sedute che vanno dai 30 ai 60 minuti di massaggio cinese.
I risultati dei massaggi orientali Tuina sono visibili soprattutto in chi riscontra problemi nel micro-circolo e nella circolazione arteriosa.
Le tecniche di manipolazione del massaggio cinese sono le Shou Fa, che agiscono sul Qi e sugli snodi del flusso energetico tramite interventi che si differenziano tra lo Zhi Ya e il Tui Na, di cui abbiamo parlato. Lo Zhi Ya, invece, esegue azioni di digitopressione sui punti energetici dell’agopuntura.
Il massaggio Thai
L’energia che fluisce nel corpo è alla base anche delle tecniche di massaggio orientale Thailandese, che lavora tramite la stimolazione dei canali energetici con tecniche, però diverse rispetto al massaggio orientale cinese. Si utilizzano lo stretching e l’allungamento muscolare da eseguire lentamente e dolcemente, per ottenere il massimo relax e benessere su muscoli, tendini e articolazioni.
Il massaggiatore lavora con gli stiramenti e qualche pressione sui punti energetici più intensi, per ridonare vigore al corpo e leggerezza alla mente.
Le origini indiane di questo massaggio orientale Thai provoca delle analogie con le posture Yoga, inserite nel tradizionale Nuad Thai Boran, massaggio Yoga Thailandese praticato per attenuare le contratture muscolari e i dolori delle articolazioni, tramite il risveglio dell’energia vitale del corpo.
Spesso assimilati alle tecniche di Yoga passivo, i massaggi orientali Thai sono basati su pratiche di guarigione che combinano allungamenti muscolari, manipolazioni sui meridiani energetici, digitopressione sui punti destinati alla guarigione, pratiche spirituali di meditazione.
Diversi sono gli stili del massaggio Thai, tra cui lo stile popolare (Chaleeysak) utilizzato nel nord della Thailandia e lo stile di corte (Rachasamnak).
I vari stili hanno mantenuto, in ogni caso, dei principi comuni per far fluire l’energia, riequilibrando il corpo e la mente, i livelli mentale, emozionale e organico.
Lo stile popolare del Nord utilizza manovre di stretching e allungamenti della posizione Yoga in modo maggiore, e si è sviluppato soprattutto nella città di Chiang Mai.
Esiste poi uno stile del Sud, concentrato maggiormente sulla digitopressione con il palmo della mano, eseguito in modo dinamico – è praticato soprattutto nell’area di Bangkok.
Inoltre, è presente tra i massaggi orientali Thai il Lanna Style, che utilizza tecniche legate alle tradizioni contadine del Nord e utilizza attrezzi con legno, corna e denti di animali, foglie e altri reperti del mondo rurale.
I tratti comuni tra massaggi orientali di tradizioni e paesi diversi
Nonostante le differenze, i massaggi orientali condividono comunque la visione olistica dell’individuo, ovvero considerano l’essere umano un’unione di corpo, mente e anima – spirito.
Nei massaggio orientali si possono rimuovere, quindi, i disturbi psico-fisici che creano un disequilibrio organico a causa delle condizioni errate di energia vitale, benessere e stabilità mentale.
Il corpo si libera dalle tossine, dallo stress anche, e le tensioni muscolari si sciolgono…
In una sorta di viaggio di benessere, ci si lascia trasportare in una dimensione di profondo contatto tra corpo e mente, tramite il rilassamento e l’unione anche col proprio spirito.
Il massaggiatore orientale agisce sempre rispettando ogni aspetto del ricevente, in ogni tipologia di manipolazione con tecniche veloci, lente, o di digitopressione.
L’operatore del massaggio orientale deve essere qualificato, ed è bene prestare attenzione dato che sono molti i massaggiatori che si improvvisano senza aver fatto un adeguato corso di massaggio oppure senza la dovuta esperienza nei massaggi orientali.
Inoltre, spesso i centri di massaggio orientale nascondo delle attività di centri massaggi con finalità diverse da quelle del massaggio terapeutico e olistico.