I dolori che colpiscono la schiena possono avere diversi fattori scatenanti e, di regola, i più frequenti riguardano le contratture o le posture errate. Ma, in alcuni casi, anche lo stomaco e l’apparato digerente possono avere un ruolo importante come cause del mal di schiena.
Il dolore allo stomaco, infatti, è spesso caratterizzato da dolori anche nella zona anteriore, verso la schiena, irradiandosi in modo fastidioso, tanto che per chi esegue un corso di massaggio vengono predisposte delle manovre ben precise in grado di agire sulle tensioni muscolari ma anche nella profondità dei tessuti.
Dolore di schiena e stomaco
diverse sono le condizioni che possono causare un mal di schiena associato al mal di stomaco, e quando entra in gioco la parte sinistra, a volte potrebbe trattarsi di problematiche legate a degli organi addominali oppure al bacino.
A volte, ad esempio, sono presenti dei calcoli biliari, che rendono dei dolori di stomaco prolungati e dolori di schiena, esattamente tra le scapole e la spalla destra.
In altri casi, anche l’appendicite può dare delle condizioni di tensione muscolare per cui dolori di stomaco e mal di schiena si presentano contemporaneamente.
Nei casi più seri, ci può essere un aneurisma aortico in corso, per cui si scatenano dolori di stomaco e di schiena – questo avviene solo quando la dilatazione dell’aorta porti alla rottura dell’aneurisma e l’individuo sperimenta un dolore di stomaco e schiena forte.
Nei casi meno gravi, il mal di schiena può derivare da un dolore da crampi mestruali, reflusso acido a livello gastrico, oppure un’infiammazione pelvica.
Il dolore, in ogni caso si irradia dalle zone addominali alla schiena, in particolare nella parte bassa e lombare, ed è sempre utile un approfondimento medico quando il mal di schiena e stomaco persistono.
Mal di schiena e reflusso gastroesofageo
tra le patologie o disturbi a carico dell’apparato gastrointestinale, il reflusso gastrico persistente è in grado di provocare dei dolori che si irradiano fino alla schiena. Creano, così, una sensazione di mal di schiena che coinvolga la colonna vertebrale nella parte medio-alta, il cosiddetto dolore scapolare, ma in realtà è di derivazione dallo stomaco.
Il più comune dei disturbi è dato dal bruciore di stomaco, la pirosi, che sale lungo l’esofago e può arrivare fino alla gola. Associati alla pirosi ci sono i dolori al petto e al retro sullo sterno, che possono essere percepiti come dolori da mal di schiena, o problemi cardiaci nel primo caso, ma in realtà sono originati dal reflusso gastroesofageo.
Questa problematica, detta anche reflusso acido, in alcuni casi è una vera e propria patologia che coinvolge il contenuto dello stomaco, riportandolo indietro nell’esofago invece di digerirlo.
In particolare, può diventare un disturbo cronico quando si verifica una infiammazione nella parte interna dell’esofago, detta esofagite.
Se un episodio di ritorno di liquido dallo stomaco si verifica in tutti gli individui, ma in coloro nei quali è presente questa patologia, avviene in modo che il liquido del reflusso contenga più spesso acido, e che l’acido rimanga a lungo nell’esofago, arrivando ad un livello più alto, fin nella gola in diversi casi.
L’esofago possiede un suo “snodo” o sfintere nel punto in cui si unisce con lo stomaco, il quale va a produrre acidi e succhi gastrici utili al processo di digestione. Se lo sfintere esofageo si indebolisce, i succhi gastrici possono penetrare verso l’esofago, risalendolo, ovvero una zona non protetta dalla loro acidità.
Le cause del mal di schiena possono essere dettate dal reflusso gastro-esofageo e questo, a sua volta, può essere dovuto sia a sintomi da abuso di alcol, farmaci e cattiva alimentazione, fumo, ansia, etc. ma anche a sua volta da un’alterazione fisica come l’ernia iatale (in cui lo stomaco si sposta sopra i diaframma, muscolo che separa l’addome dal torace).
Tra le complicanze e conseguenze del reflusso gastroesofageo, in fase acuta c’è appunto la comparsa del dolore retro-sternale.
Per evitare la comparsa del reflusso gastro-esofageo sono possibili diverse cure naturali o farmacologiche, a seconda dei casi. Per lenire i dolori da mal di schiena dovuto al mal di stomaco e al reflusso, sono possibili dei massaggi decontratturanti e lenitivi.
È importante anche mantenere un’ottimale postura ed evitare di stare troppo sdraiati o piegati in avanti, fare pressione sullo stomaco e tenere la giusta posizione durante il sonno. Meglio dormire sul lato sinistro, per evitare di comprimere lo stomaco e tenerlo più in basso, e cercare di stare con la testa rialzata dal letto di circa 10 cm (un letto rialzato è ottimale, cuscini in eccesso possono aumentare la pressione addominale).
È fondamentale andare a letto con lo stomaco vuoto e provare una dieta mirata, come consigliano i gastroenterologi, a volte priva di latticini.
Mal di schiena e intestino irritato
Esistono dei forti collegamenti anche tra i disturbi alla colonna lombare e quelli relativi al tratto digestivo dell’intestino, e si rendono evidenti sopratutto in soggetti che presentano un mal di schiena cronico corredato da gonfiori e stipsi.
Anche la sindrome da colon irritabile può essere una fonte del mal di schiena, dato che i legami tra intestino e schiena sono stretti dal punto di vista funzionale e anatomico, essendo anche molto vicini.
L’intestino tenue e il colon sono in contatto stretto con la colonna vertebrale e la sua muscolatura, tanto da essere correlati nelle fasi di irritazione.
Un intestino cronicamente irritato, provoca anche effetti negativi sui muscoli della schiena e sulle contratture, che dovranno essere sciolte con appositi massaggi decontratturanti. In particolare, in tali casi si dovrà agire sul muscolo psoas, a stretto contatto con l’intestino.